“Hamas pronta all’accordo ma deve portare alla fine della guerra”
Hamas è pronto a un accordo di cessate il fuoco con Israele, ma qualsiasi intesa deve portare alla fine della guerra a Gaza. È questa la posizione espressa dal gruppo tramite un suo funzionario, Taher al-Nunu, dopo che nelle scorse ore il presidente Usa, Donald Trump, ha annunciato una proposta, dicendo che Israele l’ha accettata e invitando anche Hamas a farlo. Hamas è “pronto e serio riguardo al raggiungimento di un accordo”, ha detto al-Nunu, precisando che il gruppo palestinese è “pronto ad accettare qualsiasi iniziativa che porti chiaramente alla fine completa della guerra”. Con queste parole, dunque, Hamas si è mostrato aperto a un’intesa ma non ha dichiarato l’accettazione della proposta di Trump, il quale sta aumentando il pressing sul governo israeliano e sul gruppo militante per raggiungere un accordo su cessate il fuoco e ostaggi.
L’ultima proposta, secondo quanto riferito da un funzionario israeliano, prevede un accordo di 60 giorni che includerebbe un ritiro parziale di Israele da Gaza e un aumento degli aiuti umanitari alla Striscia; i mediatori e gli Stati Uniti fornirebbero garanzie su colloqui per la fine della guerra ma Israele, secondo la fonte, non si impegnerebbe in tal senso. Non è chiaro quanti ostaggi verrebbero liberati nell’ambito dell’accordo, ma le proposte precedenti prevedevano il rilascio di circa 10 persone. “Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare un cessate il fuoco di 60 giorni, durante i quali lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra. I qatarioti e gli egiziani, che hanno lavorato duramente per contribuire alla pace, consegneranno questa proposta finale. Spero, per il bene del Medioriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione non migliorerà, ma peggiorerà”, aveva scritto qualche ora fa su Truth Trump, che ha ipotizzato un accordo per la prossima settimana. Tuttavia la risposta di Hamas, in cui il gruppo ha ribadito la sua richiesta di arrivare a una fine della guerra, solleva dubbi sul fatto che l’ultima offerta possa tradursi in una vera e propria tregua. Secondo una fonte egiziana, oggi una delegazione di Hamas dovrebbe incontrare i mediatori di Egitto e Qatar al Cairo per discutere della proposta.
Durante i quasi 21 mesi di guerra, i colloqui di cessate il fuoco fra Israele e Hamas hanno ripetutamente vacillato proprio sul nodo del se la fine della guerra debba essere inclusa nell’accordo. Hamas ha dichiarato di essere disposto a liberare i restanti 50 ostaggi, meno della metà dei quali sarebbero ancora in vita, in cambio del ritiro completo di Israele da Gaza e della fine della guerra. Israele, invece, afferma che accetterà di porre fine alla guerra solo se Hamas si arrenderà, deporrà le armi e andrà in esilio, cose che il gruppo rifiuta di fare. Israele non ha ancora commentato pubblicamente l’annuncio di Trump. Lunedì il tycoon ospiterà a Washington il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per colloqui alla Casa Bianca, pochi giorni dopo che Ron Dermer, consigliere di Netanyahu, ha discusso con alti funzionari Usa di Gaza, dell’Iran e di altre questioni.