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Gaza, Al Jazeera: “Israele spara sui civili che ricevono aiuti a Rafah, almeno 30 morti”. L’ente che gestisce gli hub: “Tutto falso”

L'emittente panaraba diffonde la notizia e Hamas attacca: "I centri sono luoghi di sterminio di massa". Ma i responsabili della distribuzione pro-Usa e Israele (e criticati dall'Onu) smentiscono
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  • 17:06

    Onu: “Distribuzione di aiuti a Gaza è una trappola mortale”

    “La distribuzione degli aiuti è diventata una trappola mortale” nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il direttore dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, Philippe Lazzarini. “La consegna e la distribuzione degli aiuti devono essere su vasta scala e in sicurezza”, ha dichiarato Lazzarini in un post su X. “A Gaza, questo può essere fatto solo attraverso le Nazioni Unite, inclusa l’Unrwa”, ha aggiunto.

  • 16:08

    Idf: “Intercettato un missile lanciato dallo Yemen”

    L’esercito israeliano ha dichiarato di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen, dopo che le sirene antiaeree hanno risuonato a Gerusalemme e in altre città. “In seguito al suono delle sirene poco fa in diverse zone di Israele, è stato intercettato un missile lanciato dallo Yemen”, ha dichiarato l’esercito in un comunicato.

  • 16:08

    Katz: “Avanzare a Gaza a prescindere dai negoziati”

    Il ministro della Difesa Israel Katz ha reso noto di aver ordinato all’Idf di “continuare ad avanzare a Gaza”, “indipendentemente da qualsiasi negoziato”. “Ho ordinato all’esercito di continuare ad avanzare a Gaza contro tutti gli obiettivi, a prescindere da qualsiasi negoziato, e di utilizzare tutti i mezzi necessari per proteggere i soldati e per eliminare e schiacciare gli assassini di Hamas”, ha dichiarato in una nota. “O Hamas rilascia gli ostaggi o verrà annientato”, ha aggiunto, secondo quanto riportano i media israeliani.

  • 13:13

    Hamas nega di aver rifiutato la proposta di tregua Usa

    Un dirigente di Hamas, Basem Naim, citato da vari media israeliani, ha negato che il suo gruppo abbia rigettato la proposta di tregua dello ‘inviuato speciale Usa Steve Witkoff, ma afferma che la risposta di Israele al piano Witkoff era incompatibile con ciò che era stato concordato. Naim ha aggiunto che la risposta dello stesso Witkoff alle osservazioni di Hamas è stata “ingiusta” e denota “totale parzialità” degli americani nei confronti di Israele.

  • 10:19

    Idf: “Non siamo al corrente di vittime ai centri di distribuzione”

    “In questo momento, non siamo al corrente di vittime provocate dal fuoco delle forze israeliane nei pressi del centro di distribuzione”. E’ quanto hanno dichiarato le forze israeliane, in reazione alla denuncia da parte dei media palestinesi di Gaza di una trentina di morti e 150 feriti in un attacco israeliano nei pressi del centro di distribuzione di aiuti di Rafah. “Stiamo ancora indagando la cosa”, conclude la dichiarazione.

  • 10:03

    Responsabili aiuti Ghf: “False le notizie sui raid”

    “I nostri aiuti sono stati distribuiti di nuovo oggi senza incidenti. Siamo al corrente di voci che sono fomentate da Hamas che parlano di morti e feriti. Non sono vere e sono inventate”. E’ quanto si legge in una dichiarazione con cui la Gaza Humanitarian Foundation smentisce la notizia diffusa da Hamas di 30 palestinesi uccisi in un attacco israeliano nei pressi del centro di distribuzione gestito dalla fondazione, sostenuta da Usa e Israele, a Rafah. Ghf, che gestisce il piano di aiuti sostenuto da Usa e Israele e fortemente criticato dalle Nazioni Unite, afferma di aver distribuito 4,7 milioni di pasti da quando ha iniziato le sue operazioni lunedì scorso.

  • 10:02

    Crosetto: “Raid ingiustificati, Israele si fermi”

    “Come tutti i governi italiani, siamo amici di Israele. Io sono stato il primo a prendere le distanze dalle azioni di Netanyahu. Considero terminate da mesi le ragioni delle operazioni a Gaza, dal punto di vista degli obiettivi militari. Da quel momento, ogni azione militare non ha logica, né giustificazione, perché mette in pericolo i civili. Netanyahu continua negli attacchi, per me è una scelta totalmente sbagliata e controproducente. Benzina per chi vuole distruggere Israele perché alimenta una spirale d’odio”. Lo dice, in una intervista a Repubblica, il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Hamas va combattuta e distrutta. Estirpata da quella terra – ribadisce – Ma non ha più senso farlo con i metodi militari, adesso: ne servono altri. La comunità internazionale non può più accettare che ci siano vittime civili, donne e bambini: non sono danni collaterali tollerabili, questo Israele lo deve capire. Quanto alla tregua: Hamas fa così perché non è interessata alle vittime. Sfrutta bombe e fame per reclutare”. Sul rinnovo della cooperazione militare con Israele, chiarisce: “Quell’accordo scade tra un anno, ma in ogni caso dal 7 ottobre già abbiamo interrotto ogni nuova fornitura militare”.

  • 09:59

    I morti nell’attacco a Rafah sono 30

    E’ salito a 30 morti e 120 feriti il bilancio dell’attacco israeliano vicino un centro di aiuti umanitari allestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) a Rafah, nel sud della Striscia: lo riporta l’emittente Al Jazeera. Un’altra persona è stata uccisa e una è rimasta ferita in un attacco dell’esercito di Israele (Idf) su un altro sito della Ghf vicino al cosiddetto Corridoio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale, aggiunge l’emittente.

  • 09:58

    FOCUS – Morto anche il padre del piccolo Adam: aveva perso 9 figli a Gaza

  • 09:57

    Governo di Gaza: “I centri per lo smistamento aiuti sono trappole mortali di massa”

    “Le uccisioni riflettono la natura di queste aree come trappole mortali di massa, non come punti di soccorso umanitario. Ciò che sta accadendo è un uso sistematico e doloso degli aiuti come strumento di guerra, impiegato per ricattare i civili affamati e radunarli con la forza in punti di morte esposti e gestiti dall’esercito di occupazione, finanziati e politicamente coperti dall’amministrazione Usa, che porta la responsabilità morale e legale di questi crimini”. Lo scrive il governo di Gaza – come riporta Al Jazeera – dopo l’attacco israeliano che ha provocato almeno 22 morti nei pressi di un centro di aiuti umanitari a Rafah.

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