Il mondo FQ

L’estate dei viaggi parte male: il “sabato nero” degli aeroporti del Nord accecati dal flop dei radar. Cos’è successo

Oltre due ore di blocco dei voli da e per 5 grandi scali del Nord Ovest provocano ritardi e disagi, anche su altri impianti, da Pisa a Roma. Ecco cosa non ha funzionato
L’estate dei viaggi parte male: il “sabato nero” degli aeroporti del Nord accecati dal flop dei radar. Cos’è successo
Icona dei commenti Commenti

Il primo weekend di ferie estive non è iniziato granché bene sotto il profilo dei viaggi a lunga distanza. La serata di sabato è stata contraddistinta da un blocco dei trasporti aerei da e per tutti gli scali del Nord Ovest. Buio pesto sui radar di Malpensa e Linate, Bergamo Orio al Serio, Torino Caselle, Genova. Una situazione di “cecità” durata per oltre due ore, da poco prima delle 21 con graduale e progressiva ripresa, sia pure un po’ a singhiozzo, del flusso degli aerei dalle 23.30. Si calcola che a essere coinvolti da questo caos sono stati circa 320 voli, per le destinazioni più diverse e in arrivo dall’Italia e dall’estero. E gli effetti dei disagi dei cinque grandi aeroporti del Nord Ovest sono rimbalzati anche sugli altri scali del Centro Italia (Pisa, Firenze, Roma) dove sono stati deviati alcuni voli e dove quindi si è verificato qualche ritardo.

Quello che fa interrogare, in una storia che si è risolta sì con qualche arrabbiatura tra le migliaia di passeggeri coinvolti, è che si è trattato del secondo incidente di questo tipo nel giro di meno di un anno, originato allora come ora alle infrastrutture di Milano Linate, dove si trova il centro radar che apre il suo “ombrello” sul Nord Ovest. Anche a ottobre e di nuovo a Linate accadde la stessa cosa con le stesse conseguenze: voli dirottati, ritardati, sospesi. La circostanza comincia a essere preoccupante e per questo Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, che ha ruolo di vigilanza sull’Enav, ha annunciato un’indagine “per capire le origini dell’avaria ed attuare le azioni atte a scongiurare il ripetersi del problema”. Enav, domenica, ha poi sostenuto che l’avaria nel sistema di trasmissione dei dati radar tra l’Acc di Milano e i piloti sia stato causato da un down della connettività della rete, sia quella principale che la secondaria, gestita da Tim. Una ricostruzione smentita da Tim che si dice “estranea”.

Lo spazio aereo in Italia viene monitorato da quattro centri radar: nel Nord Ovest è a Linate, appunto, poi ci sono Padova per il Nord Est, Roma Ciampino per il Centro Italia e per le isole, Brindisi per il Sud. Secondo quanto ha riferito l’Enav, ente nazionale assitenza al volo (che gestisce il servizio di controllo dei voli), il “malato” è stato il sistema di trasmissione dati del centro radar di Linate. E’ qui che si è verificato un rallentamento che ha spinto i tecnici alla sospensione dei voli, quella che in gergo dell’aviazione viene chiamato “rateo zero“. Il sistema di trasmissione dati di cui parla l’Enav, d’altra parte, non è affatto patrimonio banale quando si tratta di traffico aereo: collega i centri di controllo, gli aeroporti, i centri radar, invia e riceve dati radar, bollettini meteo, messaggi inviati e ricevuti dai piloti. I server, spiega il Corriere, sono dell’Enav, ma l’infrastruttura è di un provider esterno.

Il rateo zero, cioè il blocco di decolli ed atterraggi, ha sottolineato ancora Di Palma, “è stato adottato nella serata di sabato quando il sistema era in sicurezza. In un paio d’ore tutto è ripartito al meglio, la notte ha aiutato ad evitare eccessivi disservizi. Qualche problema, ad esempio, c’è stato per i passeggeri di un volo da Pantelleria che sono dovuti andare a Trapani in traghetto“. In settimana, ha assicurato Di Palma, “consegneremo al governo un report completo su quanto accaduto. Bisognerà approfondire seguendo tutta la filiera che compone il sistema e che non è riferibile solo ad Enav, ci sono dei soggetti esterni”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione

OSZAR »