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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 19:10 del 26 Giugno

“I nostri media non mostrano le sofferenze palestinesi, nessuno vuole vedere. Non dimentichiamo Gaza”, l’appello del giornalista israeliano Levy

"Non mostrano i crimini di Israele, la fame, la distruzione, perché sanno che gli israeliani non vogliono vedere"
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“Vi prego, non dimenticate Gaza. Soprattutto dopo quanto avvenuto con l’Iran, è calato il buio, è stata messa da parte, dimenticata”. A lanciare l’appello è Gideon Levy, firma storica del quotidiano israeliano Haaretz e collaboratore di Internazionale, nel corso di un videocollegamento durante l’iniziativa “Voci da Gaza – Quando il mondo chiude gli occhi, chi racconta fa resistenza”, organizzata al Teatro Raffaello di Roma, dal Movimento Giustizia e Pace in Medio Oriente, con la partecipazione di Oxfam Italia. Levy, tra le voci più critiche e autorevoli della società israeliana, ha attaccato: “I governi non hanno fatto nulla per salvare Gaza. Mentre in Israele non importa a nessuno dei palestinesi. I media non mostrano le loro sofferenze, i crimini di Israele, la fame, la distruzione, perché sanno che gli israeliani non vogliono vedere e non vogliono saperne. Per la gran parte degli israeliani, a Gaza sono tutti terroristi: se è così possiamo fare tutto quello quello che vogliamo, perché non sono considerati esseri umani. Questa mentalità ha permesso a Israele di commettere 20 mesi di crimini di guerra continui“. E ancora: “Per gli israeliani l’unico problema è quello degli ostaggi. Dovremmo lottare certo per la loro liberazione, ma cosa dire delle altre 2,3 milioni di persone palestinesi che soffrono? Delle migliaia di prigionieri palestinesi tenuti in carcere in Israele in condizioni orribili?”.
Levy ha continuato: “Tutto questo è frustrante. Certo sono abituato a essere una voce solitaria, ma non mi sono mai sentito solo come in questo caso. Ho perso amici a Gaza. Con qualcuno ancora vivo cerco di mettermi in contatto, ma provo vergogna a parlare con loro. Non posso fare nulla. E la vera frustrazione è che tutto questo accade mentre gli israeliani continuano più o meno con la normalità delle loro vite. Esprimere umanità verso Gaza nel mio Paese è quasi un crimine: se sei palestinese puoi finire in carcere, se sei israeliano potresti perdere il lavoro. Intanto le morti continuano, ogni giorno, è una routine. Non dimenticate Gaza”, ha concluso la firma storica di Haaretz.

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