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Stanotte la prima Inter di Chivu, qualche novità già nelle parole: “Non cerchiamo alibi, non cerchiamo scuse”

I nerazzurri fanno il loro esordio al Mondiale per Club 2025 contro il Monterrey. Le parole del nuovo tecnico in conferenza stampa
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“Bisogna non pensare al passato“. Questa è banale. “Non cerchiamo alibi, non cerchiamo scuse sulla condizione fisica né mentale”. Questa invece è già una prima novità. Nella notte (alle 3 ora italiana) l’Inter farà il suo debutto nel Mondiale per Club 2025 contro i messicani del Monterrey. Sarà la prima volta di Cristian Chivu sulla panchina nerazzurra: il neo-tecnico in conferenza stampa ha cominciato a tratteggiare come sarà la sua Inter. C’è sicuramente l’idea di dare una continuità al lavoro di Simone Inzaghi, ma nella comunicazione e nei concetti mentali si nota già qualche importante differenza.

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Chivu infatti non calca la mano sulle tantissime partite giocate in stagione dall’Inter, né sui tanti infortunati. Anzi, cerca di minimizzare: “Siamo pronti, abbiamo cercato di lavorare: abbiamo provato a costruire una serenità mentale e fisica per presentarci al meglio“. E ancora: “La squadra ha lavorato bene, ora siamo quasi al completo: c’è qualche problema, qualche acciacco, ma niente di grave“. Chivu non vuole dare scuse ai suoi giocatori, lo fa anche parlando dei singoli: “Come stanno Thuram e Lautaro? Stanno tutti e due bene, hanno fatto questi 10 giorni in nazionale, abbiamo lasciato qualche giorno di riposo. Lautaro si è allenato da subito con noi, per Marcus qualche giorno di riposo in più avendo giocato con la Francia. Li vedremo all’opera in questo torneo”.

Chivu ha parlato anche dei nuovi arrivati: “Hanno svolto un bel lavoro, Luis Henrique è un po’ indietro di condizione, ha avuto qualche giorno di vacanza in più, mentre Sucic è arrivato dalla nazionale”. E poi ha confermato appunto la continuità tattica: “L’Inter negli ultimi anni ha giocato con questo sistema (il 3-5-2), con un modo di occupare il campo che ha portato grandi risultati. Serve sempre tanta mobilità, simmetria, non dare punti di riferimento, l’obiettivo è creare problemi all’organizzazione difensiva degli avversari. I principi questa squadra li ha sempre avuti, proveremo ad aggiungere qualcosa, non è semplice perché c’è bisogno di tempo“.

Parlando dell’avversario, l’ex allenatore del Parma ha sottolineato che “conosco l’allenatore Torrent, con Sergio Ramos ci siamo affrontati, conosco Canales, Ocampos. In Europa hanno fatto la loro carriera, hanno la loro identità. La squadra ha ambizioni – ha concluso – Il calcio europeo è più organizzato, qui vi divertite di più. Trovare il mix tra le due cose sarebbe perfetto. La differenza non è tanta. Ultimamente le squadre sudamericane e il Messico soprattutto stanno cercando di attrarre anche giocatori europei“.

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