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Referendum: cosa può cambiare in un Paese dove la destra fa sua una legge della (finta) sinistra?

L’Italia è un paese alla frutta, ma non per il tanto paventato calo demografico, bensì per il ben più tangibile calo di coscienza di classe
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di Michele Versace

Fino alla chiusura dei seggi elettorali di ieri sera, devo dire che ci speravo ancora. Ma cosa può cambiare in un paese in cui è la (finta) sinistra a varare una legge per ridimensionare i diritti di chi lavora, e la destra la difende e la fa sua?

Avrei dovuto intuirlo quando ho potuto constatare che, di quelli che ho visto recarsi a votare, la maggioranza aveva più di 45 anni. Le nuove generazioni in buona parte vivono in una specie di Truman show, ignari dei loro diritti e della libertà, che se ne stanno andando un pezzetto alla volta, e gli altri sono ricattati, intimiditi, rassegnati, e non si sognano nemmeno di far sentire la loro voce.

E così è stato fatto un ulteriore passo avanti verso il baratro… L’Italia è un paese alla frutta, ma non per il tanto paventato calo demografico, bensì per il ben più tangibile calo di coscienza di classe, come avrebbe detto un filosofo tedesco del XIX secolo.

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