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Freedom Flotilla, Amnesty: “Sequestro viola il diritto internazionale”. Tajani: “Inutile provocazione politica”

Madrid: "Serve reazione forte". La Turchia: "Atto atroce del governo Netanyahu, che minaccia la libertà di navigazione e la sicurezza marittima". L'Iran accusa Israele di "pirateria"
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Una “violazione del diritto internazionale“. E’ l’accusa che ricorre nelle prime reazioni all’abbordaggio della nave Madleen della Freedom Flotilla Coalition da parte di Israele. E’ il concetto utilizzato da Agnes Callamard, segretaria generale di Amnesty International. “In quanto potenza occupante (come riconosciuto dalla Corte Internazionale di Giustizia), Israele ha l’obbligo legale di garantire ai civili di Gaza cibo e medicine a sufficienza. Avrebbero dovuto lasciare che Madleen consegnasse i suoi aiuti umanitari a Gaza”, ha scritto su X. Callamard ha anche fatto appello alle altre nazioni affinché facciano “molto di più di quanto abbiano fatto fino ad oggi”. “È in corso un genocidio. Occupazione militare. Apartheid. I palestinesi di Gaza muoiono di fame. Gli operatori umanitari sono presi di mira. Gli aiuti umanitari sono bloccati”, ha aggiunto.

“Il problema è che loro hanno cercato di entrare in acque territoriali israeliane con una manifestazione provocatoria. Una piccola imbarcazione non poteva portare grandi aiuti. Era soltanto una manifestazione politica”, ha detto Antonio Tajani in un’intervista a Rai Radio 1. Il ministro degli Esteri ha sottolineato l’inutilità delle azioni dimostrative: “Credo che bisogna trattare con Israele, le provocazioni servono a fare propaganda e null’altro, ma credo invece che si debba aiutare il popolo palestinese che sta soffrendo, ed è una vergogna quello che sta accadendo”. Infine, ha indicato la via della diplomazia come unica strada percorribile: “Dobbiamo chiudere una stagione di guerra con attività diplomatica molto intensa che non è molto facile. Dobbiamo puntare sui Paesi arabi“.

Di tutt’altro tenore la reazione della Spagna. La vicepremier spagnola, Yolanda Diaz, del partito Sumar, ha chiesto all’Ue una risposta “forte”. “Condanno fermamente il sequestro della nave Madleen, che trasportava aiuti umanitari a Gaza. Questa violazione del diritto internazionale richiede una risposta chiara e forte da parte dell’Ue. Tutta la nostra solidarietà va ai volontari trattenuti. Chiediamo il loro rilascio immediato“, ha scritto Diaz su Bluesky.

Il governo di Madrid, tra i più sensibili alla causa palestinese, si è messo in contatto con Sergio Toribio, l’attivista iberico fra i 12 volontari a bordo della nave, e con il ministero degli Affari esteri di Israele, “esercitando protezione consolare” sul connazionale. Madrid ha inoltre convocato l’incaricato di affari dell’ambasciata israeliana in Spagna, Dan Poraz, per protestare per l’accaduto. Poraz è attualmente capo della missione diplomatica israeliana in Spagna, dopo che un anno fa il governo di Benjamin Netanyahu ha richiamato a consultazione l’ambasciatrice Rodica Radian-Gordon, per protestare contro la decisione dell’esecutivo presieduto da Pedro Sanchez di riconoscere lo Stato di Palestina. Poraz era già stato convocato dal ministero degli Esteri, guidato da José Manuel Albares, l’ultima volta due settimane fa, per trasmettergli la condanna del governo iberico per le intimidazioni a colpi di arma da fuoco da parte delle forze armate israeliane contro una delegazione internazionale di diplomatici, che stata effettuando una visita in Cisgiordania.

La Turchia ha condannato fermamente l’accaduto parlando di “una chiara violazione del diritto internazionale”. Il ministero degli Esteri turco ha sottolineato che la nave è stata fermata dalle forze israeliane mentre navigava in acque internazionali. “Questo atto atroce del governo Netanyahu, che minaccia la libertà di navigazione e la sicurezza marittima, dimostra ancora una volta che Israele si comporta come uno Stato terrorista”, afferma il ministero degli Esteri di Ankara.

L’Iran accusa Israele di “pirateria”. “Questa nave era salpata qualche giorno fa e si è verificato un rapimento in mare aperto. L’attacco a questa nave è sicuramente una forma di pirateria ai sensi del diritto internazionale”, dice Esmail Baghaei, portavoce del ministero degli Esteri di Theran.

Dai vertici dell’Unione europea non è ancora arrivato alcun commento ufficiale, ma i partiti fanno sentire la propria voce. “La Sinistra Ue esprime la sua più ferma condanna“, si legge in una nota diffusa dal gruppo politico di cui fa parte Rima Hassan. “Questa intercettazione e la detenzione dell’eurodeputata Rima Hassan costituiscono una palese violazione del diritto internazionale, incluso il diritto marittimo e umanitario”, spiegano dal gruppo. “L’esercito di Netanyahu ha intercettato la Freedom Flotilla in un contesto di assordante silenzio da parte dei leader politici in Europa e nel mondo. La Storia li guarda. La loro inazione per porre fine al genocidio non è altro che complicità. Chiediamo un intervento immediato da parte delle autorità europee per garantire la sicurezza dell’equipaggio e consentire agli aiuti umanitari di entrare a Gaza”, aggiunge la copresidente del gruppo della Sinistra Ue, l’eurodeputata francese Manon Aubry.

“I membri dell’equipaggio della Freedom Flotilla Coalition sono stati circondati, attaccati e arrestati dall’esercito israeliano in acque internazionali”, scrive in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle (The Left) al Parlamento europeo. “All’attivista svedese Greta Thunberg, all’europarlamentare francese membro del gruppo The Left Rima Hassan e a tutti gli attivisti arrestati va la nostra solidarietà e vicinanza. L’Unione europea pretenda chiarezza sulle modalità della loro cattura e si unisca al nostro appello per la loro immediata liberazione. Basta complicità con un governo colpevole di genocidio”.

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