Il regista Martin Scorsese ha dichiarato di non poter più godersi i film nelle sale cinematografiche a causa del comportamento maleducato del pubblico. L’autore di capolavori come “Taxi Driver” e “Quei bravi ragazzi” ha rivelato che l’esperienza in sala oggi lo disturba a tal punto da non riuscire più a concentrarsi sul film.
Lo riporta il The Guardian, che cita una conversazione tra Scorsese e il critico cinematografico statunitense Peter Travers. Durante l’intervista, pubblicata sul blog “The Travers Take”, il cineasta ha raccontato con amarezza come l’atmosfera nelle sale sia diventata invivibile: “La gente parla al telefono durante la proiezione, si alza in continuazione per comprare snack e bibite giganti, e il rumore è tale da coprire i dialoghi degli attori”.
Quando Travers gli ha fatto notare che anche da giovani si parlava in sala, Scorsese ha replicato con un’osservazione significativa: “Sì, forse – ha ammesso – ma quando parlavamo, era sempre del film. Era parte del divertimento, dello scambio. Ora è solo distrazione“.
Nonostante la delusione per il comportamento del pubblico moderno, la carriera di Scorsese non mostra segni di rallentamento. Il regista è attualmente impegnato in diversi progetti: un crime drama ambientato alle Hawaii con Dwayne Johnson e un documentario sull’ultima parte della vita di Papa Francesco, con il quale ha condotto una toccante intervista finale. Scorsese, maestro del cinema moderno, ha lasciato un’impronta importante nell’industria cinematografica mondiale. Nonostante il suo vasto curriculum di 16 nomination agli Oscar, di cui una vittoria come miglior regista per “The Departed – Il bene e il male” nel 2007, oggi preferisce godersi i film lontano dalle distrazioni delle sale.