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La Bce taglia il costo del denaro al 2%. Benefici per chi ha un mutuo

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La Banca centrale europea ha ridotto di 25 punti base (lo 0,25) il costo dell’ denaro dell’area euro che si colloca ora al 2%. Si tratta dell’ottavo taglio dei tassi nel giro di un anno, fino al 12 giugno scorso il valore era del 4%. Il livello stabilito oggi è considerato neutro, ovvero senza effetti di spinta o di raffreddamento della crescita economica. Se si tiene conto dell’inflazione, il tasso attuale reale è praticamente pari a zero. La decisione era attesa dagli analisti, anche alla luce degli ultimi dati sull’inflazione della zona euro (1,9% a maggio), ritenuti compatibili con un allentamento monetario.

“Con il taglio di oggi siamo in una buona posizione per navigare nell’incertezza che è all’orizzonte“, ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde. La decisione di ridurre i tassi di altri 25 punti base è stata presa “quasi all’unanimità”, soltanto un membro non l’ha sostenuta, ha aggiunto. Con il taglio odierno “ci avviciniamo alla fine di un ciclo di politica monetaria che rispondeva a degli shock che si sono sommati l’un l’altro, incluso il Covid, la guerra in Ucraina e la crisi energetica”, ha osservato la banchiera central,. “Ora siamo in un periodo diverso con diversi partner, diverse politiche”.

Tassi più bassi hanno anche l’effetto di favorire un incremento dei prezzi. Un’ulteriore riduzione è prevista a settembre, quando i colloqui con gli Stati Unitidovrebbero essere conclusi e si avrà un quadro più definito delle ricadute economiche dei dazi. Dal nuovo tagli arrivano benefici per chi ha un mutuo a tasso variabile o per chi debba accenderne uno nuovo, indipendentemente dalla tipologia.

In generale, qualsiasi tipo di finanziamento diventa un poco meno costoso. Secondo alcune simulazioni per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varierebbe tra i 13 e i 27 euro, pari a una minore spesa annua tra i 156 e i 324 euro.

L’Euribor, l’indicatore su cui vengono parametrate le rate è ora sotto al 2%, a fronte del 3,97% del novembre 2023. La discesa del tasso Bce di 250 punti base, dal 4,5% di settembre 2023 al 2% di oggi, “è valsa, finora, una riduzione di soli 118 punti base per i tassi di erogazione di mutui per abitazione alle famiglie” calcolata come differenza tra il Taeg a ottobre 2023, pari a 4,72%, e Taeg a marzo 2025, pari a 3,54, fa sapere la Fabi.

“Sul mercato, osserva Mutui.it, sono arrivate le prime proposte a tasso variabile inferiori rispetto ai fissi. Per i primi le migliori offerte partono da un tasso (Tan) del 2,53% corrispondente ad una rata di 567 euro contro il 2,66% del tasso fisso, pari ad un esborso mensile di 575 euro. Il grosso dell’offerta, però per il momento, è ancora a favore del tasso fisso.

La Bce ha anche rivisto al ribasso di 0,3 punti percentuali, rispetto alle previsioni di marzo, le stime sull’inflazione che nel 2025 è ora stimata al 2%, all’1,6% nel 2026 e al 2% nel 2027. “Le revisioni al ribasso riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell’energia inferiori e di un rafforzamento dell’euro”, scrive la Bce nel comunicato al termine del consiglio direttivo.

“La gran parte degli indicatori di inflazione di base suggeriscono una stabilizzazione sostenibile all’obiettivo del 2%” e le attese al 2027 danno un’inflazione all’obiettivo del 2%”, ha aggiunto la presidente Christine Lagarde, citando l’apprezzamento dell’euro e il calo dei prezzi energetici fra i fattori in gioco.

Confermata invece la stima di crescita la zona euro nel 2025 a 0,9%, visto “l’andamento del primo trimestre più vigoroso rispetto alle attese”. Le nuove stime riducono però la crescita 2026 a 1,1% da 1,2% di dicembre e confermano 1,3% per il 2027. La Banca centrale avverte: “un ulteriore acuirsi delle tensioni commerciali nei prossimi mesi determinerebbe livelli di crescita e di inflazione inferiori a quelli dello scenario di base delle proiezioni” mentre il contrario accadrebbe nel caso di “esito favorevole” dei negoziati in corso. Infine, Lagarde ha ufficialmente smentito le voci si una sua uscita anticipata dalla carica di presidente della banca centrale rilanciate dal Ffinancial Times.

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