Grande successo per la neo sindaca di Genova Silvia Salis. Non sono passate inosservate le parole di amore che la politica ed ex campionessa olimpionica ha rivolto al regista Fausto Brizzi: “Quando un uomo ha una moglie che lo sostiene si parla di angelo del focolare. Quando accade il contrario, si parla di eterodirezione. È ora di cambiare paradigma. Noi siamo una famiglia con un progetto, ho un marito che ha la voglia, l’amore e le competenze per farmelo realizzare e aiutarmi, sono orgogliosa ed è strano che quando si parla di un uomo che ha una donna che è l’angelo del focolare che lo aspetta e lo sostiene va bene, se donna ha un marito che aiuta è eterodiretta”.
Intercettato da La Repubblica Brizzi ha subito annunciato: “La nostra vita è sempre stata complessa, divisa tra le città in cui ci portano i nostri lavori. Silvia sarà pure più sedentaria, io venderò la mia casa di Roma, farò più smart working e il papà di Eugenio. A casa nostra vige già un matriarcato puro. Nostro figlio porta il cognome della madre, e quando andiamo a una prima teatrale o cinematografica capita di ritrovarmi indicato sul pass come Fausto Salis”.
Brizzi non ha nessun problema con la gelosia: “Mai avuta, anche per sopravvivenza. Né degli sportivi che ha frequentato, compenso con altro. Né dei successi professionali. Il mio l’ho fatto, i David li ho vinti, sono suo fan: un regista non è mai geloso dell’attore protagonista del suo film”.
E ancora: “Mia moglie potrebbe rubarmi il mestiere in cinque minuti, ha la capacità di imparare qualsiasi cosa alla velocità della luce. È una madre instancabile, non so dove trovi le energie, ma ci sarà un motivo se lei ha fatto le Olimpiadi e io no”.
Chi è Silvia Salis – Genovese, 39 anni, ex martellista olimpica e vicaria del Coni, alla sua primissima esperienza politica. Silvia Salis è la neo sindaca di Genova, eletta per la coalizione progressista, attorno alla quale si è riunito il centrosinistra alle amministrative 2025, le elezioni del ‘ribaltonè a Genova. Sarà lei a guidare il Comune nei prossimi cinque anni, dopo la vittoria al primo turno contro il principale competitor di centrodestra, il vicesindaco facente funzioni del Comune, Pietro Piciocchi. Nata nel levante città, nome e volto conosciuto nel mondo dello sport, Salis è cresciuta vicino al campo sportivo di Villa Gentile, del quale il papà Eugenio, scomparso pochi mesi fa, è stato lo storico custode. È a lui che dedica le prime parole dopo l’elezione a sindaca: “Una vittoria per mio padre, sarebbe felice. Orgoglioso”.
Parole commosse per ricordare il padre, che ha visto muovere i suoi primi passi in una carriera sportiva che l’ha portata a diventare campionessa di atletica nel lancio del martello prima, dirigente sportiva poi, come vicaria del Coni e braccio destro di Giovanni Malagò. Due Olimpiadi all’attivo, Salis è stata atleta della nazionale italiana: nel palmares ha dieci titoli italiani, un oro e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo, due partecipazioni alle Olimpiadi di Londra e Pechino. Nel 2016, finita l’esperienza agonistica, è eletta nel Consiglio nazionale del Coni, dove nel 2021 diventa vicepresidente. Sport che però non la lascia neanche oggi: tra le sue prime parole, alla conferenza stampa per commentare l’esito del voto, il richiamo è automatico.
Nel febbraio del 2025 è lei l’asso nella manica del Centrosinistra, nonostante la lontananza dalla politica e dal mondo dei partiti. Individuata come figura civica, è attorno a Salis che si coalizza la compagine del centrosinistra. Un campo largo, anzi larghissimo, che trova l’appoggio di Pd, M5s, Avs, Azione e Italia Viva.