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Giustizia, ok del Cdm alle nomine di Nordio: al Dap va De Michele (dopo lo scontro col Colle)

L'attuale reggente del Dipartimento carceri, Lina Di Domenico, va a dirigere l'Organizzazione giudiziaria dopo il fallimento del tentativo di Delmastro di promuoverla
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Su proposta del Guardasigilli Carlo Nordio, il Consiglio dei ministri ha nominato tre nuovi capi dipartimento del ministero della Giustizia, che vanno a coprire i posti rimasti vacanti dopo la raffica di dimissioni delle ultime settimane. Come anticipato dal Fatto, al Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) andrà Stefano Carmine De Michele, giudice di formazione civilista, già presidente del tribunale di Tivoli e finora direttore generale delle Risorse al Dog, il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria. Al Dap sarà sunque De Michele a prendere il posto di Giovanni Russodimessosi lo scorso dicembre – dopo il tentativo del sottosegretario di FdI Andrea Delmastro di promuovere la reggente Lina Di Domenico, fallito per l’opposizione del Quirinale a una nomina decisa senza consultazione.

Come “risarcimento”, Di Domenico diventa la nuova capa del Dog – il riferimento organizzatico degli uffici giudiziari – prendendo il posto del dimissionario Gaetano Campo. Antonia Giammaria, già pm a Roma e attuale direttrice generale degli Affari giuridici e legali, viene invece promossa a capo del Dag (Dipartimento affari di giustizia), competente tra l’altro sulla cooperazione internazionale. Il posto era rimasto vuoto dopo le dimissioni di Luigi Birritteri, arrivate a causa (anche) dello scandalo Almasri: erano stati i suoi uffici, infatti, a preparare l’atto per chiedere di tenere in carcere il generale libico accusato di torture. Ma il ministro aveva rifiutato di firmarlo e trasmetterlo alla Corte d’Appello di Roma, permettendo così la liberazione.

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