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Torna il Btp Italia indicizzato all’inflazione. Cedola minima fissata all’1,85%

Dal 27 al 29 maggio potranno sottoscriverlo solo i risparmiatori individuali, salvo chiusura anticipata, lasciando spazio venerdì 30 agli istituzionali
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Torna dopo due anni il Btp Italia, titolo di Stato indicizzato al tasso d’inflazione nazionale. Il ministero dell’Economia ha annunciato che la cedola annua minima della ventesima emissione, in collocamento da martedì 27 maggio, è fissata all’1,85%. La cedola definitiva sarà stabilita il 30 maggio, all’apertura della quarta giornata di emissione, e potrà essere confermata o rivista al rialzo. Come di consueto, dal 27 al 29 maggio potranno sottoscriverlo solo i risparmiatori individuali, salvo chiusura anticipata, lasciando spazio venerdì 30 agli istituzionali.

Il nuovo Btp Italia esordisce con il viatico della conferma del rating sovrano a ‘Baa3’ da parte di Moody’s, mentre di recente S&P ha alzato il giudizio a Bbb+ e Fitch ha confermato la ‘tripla B’, superiori rispettivamente di due e di una tacca nell’equazione tra le diverse scale di valutazione. Una revisione, quella di Moody’s, motivata dal miglioramento delle prospettive di bilancio del paese grazie a “una riduzione della spesa, legata principalmente all’eliminazione graduale dei crediti d’imposta per le ristrutturazioni edilizie ad alta efficienza energetica (‘superbonus’), ma anche alla forte crescita delle entrate”. Secondo gli analisti dell’agenzia, il debito italiano continuerà a salire nel 2026 e nel 2027, per poi iniziare un graduale calo. Determinante per il giudizio anche la solidità delle banche italiane, fattore che “contribuisce alla resilienza dell’economia”.

L’ultimo Btp Italia collocato tra il 6 e il 9 marzo 2023 con durata di 5 anni aveva raccolto quasi 10 miliardi di euro (9,91 miliardi), di cui 8,5 dai piccoli risparmiatori, con un rendimento minimo garantito del 2%, Nell’emissione precedente del novembre del 2022 la durata era di 6 anni, la raccolta fu di 11,99 miliardi e il rendimento minimo dell’1,6%.

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