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La mia lettera aperta al presidente Mattarella: non resti in silenzio, dica che a Gaza è genocidio

"Faccia quanto è in suo potere per evitare che la Storia la ricordi come un Presidente rimasto in silenzio di fronte a un genocidio"
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Caro Presidente Sergio Mattarella,

L’8 ottobre 2023 Palazzo Chigi, sede del Governo italiano, è stato illuminato in bianco e blu in solidarietà con il popolo di Israele. La Stella di Davide brillava come simbolo di sostegno incondizionato a una nazione che stava avviando “la più pesante campagna di bombardamenti convenzionali” nella storia della guerra moderna, provocando il più alto numero di bambini morti nei teatri di guerra recenti (18mila) e il più tragico crollo dell’aspettativa di vita (35 anni) mai documentato in un singolo anno.

La maggior parte dei media occidentali ha descritto l’assalto a Gaza come un “conflitto” israelo-palestinese iniziato il 7 ottobre 2023, quando Israele ha affrontato quello che è stato definito il giorno più buio della sua storia. Si è trattato, indubbiamente, di un attacco orribile, che ha provocato circa 1.200 morti (tra cui 33 bambini), 5.400 feriti e il rapimento di 280 civili e soldati. Queste spaventose atrocità costituiscono crimini contro l’umanità.

Tuttavia, come sottolineato in un documento presentato alla Corte Internazionale di Giustizia dal governo sudafricano, i recenti eventi devono essere collocati nel “più ampio contesto della condotta di Israele nei confronti dei palestinesi durante i suoi 75 anni di apartheid, i suoi 56 anni di occupazione belligerante del territorio palestinese e i suoi 16 anni di blocco di Gaza”.

Dopo il 7 ottobre, tutto a Gaza è diventato un obiettivo militare per le Forze di Difesa Israeliane (Idf): edifici, ospedali, scuole, bambini, giornalisti, medici, operatori umanitari, pazienti. Nonostante le scene orribili che si stavano svolgendo, molti politici e opinionisti occidentali sono rimasti indifferenti. Il cieco sostegno a Israele è continuato anche dopo che la Corte Internazionale di Giustizia, nel gennaio 2024, ha adottato misure per proteggere i palestinesi da “atti di genocidio”, rispondendo alla denuncia legale del Sudafrica contro Israele.

Nei primi quattro mesi dell’offensiva, le azioni militari israeliane hanno causato la morte di più bambini di quanti siano stati uccisi da tutte le altre guerre nel mondo negli ultimi quattro anni messi insieme. Israele è responsabile del più alto numero di amputazioni infantili pro capite al mondo, della distruzione del maggior numero di ospedali, ambulanze e scuole nei teatri di guerra globali. Ha massacrato il maggior numero di medici e operatori sanitari, e ucciso più rappresentanti dell’Onu e volontari umanitari di quanti ne siano stati uccisi in qualsiasi altro conflitto. Gaza è divenuta inoltre il più grande cimitero di giornalisti mai registrato.

In contrasto con la narrazione dei principali media e intellettuali occidentali, un ampio consenso tra gli esperti di genocidio ha descritto la situazione a Gaza come genocida. Oltre alle posizioni inequivocabili di Amnesty International e Human Rights Watch, numerosi studiosi autorevoli hanno espresso lo stesso giudizio, tra cui Omar Shahabudin McDoom, John Quigley, Amos Goldberg, William Schabas, Lee Mordechai, Maung Zarni, Gregory Stanton e Omer Bartov. Numerose pubblicazioni accademiche e riviste mediche di rilievo, tra cui The Lancet e il Journal of Genocide Research, hanno utilizzato apertamente il termine “genocidio”.

Inoltre, Organizzazioni come Law for Palestine hanno documentato centinaia di dichiarazioni pubbliche israeliane che invocano esplicitamente l’annientamento della popolazione palestinese. Il presidente israeliano Isaac Herzog, ricevuto da Lei al Quirinale, ha affermato il 12 ottobre 2023: “È un’intera nazione ad essere responsabile. […] Avrebbero potuto sollevarsi, combattere contro quel regime malvagio.” Una dichiarazione che rende esplicito il rifiuto della distinzione tra civili e combattenti.

Le chiedo quindi di riconoscere che a Gaza è in corso un genocidio. La esorto a sollecitare urgentemente il Governo italiano al fine di interrompere immediatamente ogni forma di collaborazione militare con Israele, di adottare sanzioni efficaci e di attuare tutte le misure necessarie per fermare la sistematica violazione del diritto internazionale in Palestina. Le chiedo inoltre di sollecitare l’attuazione dei mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale nei confronti di Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, la fine dell’occupazione di Gaza e della Cisgiordania e il riconoscimento dello Stato della Palestina.

Faccia quanto è in suo potere per evitare che la Storia la ricordi come un Presidente rimasto in silenzio di fronte a un genocidio. Provi a opporsi alla banalità della nostra complicità. Altrimenti, la Storia ricorderà soltanto la nostra corresponsabilità nel crimine dei crimini contro l’umanità.

Cordiali saluti

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