Trump mostra al leader del Sudafrica un video con migliaia di croci: “Sono tombe di bianchi uccisi”. Ma è un fake

Un video con immagini di croci piantate a perdita d’occhio lungo una strada di campagna, descritte da una vvoce fuori campo come “luoghi di sepoltura di oltre mille agricoltori bianchi“. Lo ha fatto proiettare Donald Trump durante l’incontro con il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa, in visita giovedì alla Casa Bianca, per dimostrare la sua teoria secondo cui nel Paese è in atto un “genocidio” da parte della maggioranza nera contro gli Afrikaner, i discendenti della minoranza di origine europea, in una sorta di apartheid al contrario. In base a questa convinzione, Trump ha già azzerato l’assistenza Usa al Sudafrica e ha accolto decine di contadini bianchi in qualità di “rifugiati politici“.
Quel video, però, era un fake. Le verifiche svolte da numerose testate, tra cui la Bbc e il New York Times, hanno ricostruito che le immagini si riferivano a una protesta contro l’omicidio di Glen e Vida Rafferty, una coppia di contadini bianchi uccisi a colpi d’arma da fuoco nella loro proprietà nel 2020: le croci furono piantate nel terreno qualche giorno prima della manifestazione e poi tolte. Il filmato è stato condiviso su YouTube il giorno dopo, il 6 settembre. “Non è un luogo di sepoltura ma un memoriale“, ha detto alla Bbc uno degli organizzatori dell’evento. Dopo la proiezione del video, Ramaphosa, evidentemente poco convinto dell’autenticità, aveva chiesto di fronte ai giornalisti dove fossero state girate le immagini: “Beh, in Sudafrica”, ha risposto Trump in modo evasivo.
Non solo: Trump ha mostrato in diretta a Ramaphosa anche una foto di operatori in tuta bianca e guanti di gomma di fronte a cadaveri avvolti in dei sacchi, stampata da una pagina del sito conservatore Usa American Thinker. “Questi sono tutti agricoltori bianchi che vengono sepolti”, ha detto. In realtà, ricostruisce la Cnn sul proprio sito, la foto mostra operatori umanitari nella città congolese di Goma che seppelliscono nelle body bag le vittime di un attacco dei ribelli M23, sostenuti dal Ruanda: si tratta di un fermo immagine preso da un video pubblicato dall’agenzia britannica Reuters il 3 febbraio.