Byd Dolphin Surf, la prova de Il Fatto.it – L’elettrica cinese pensata per l’Europa – FOTO










Byd prosegue il suo attacco al mercato europeo con la Dolphin Surf, una piccola 100% elettrica lunga 3,99 metri e con un prezzo d’ingresso piuttosto allettante di 18.990 euro. Ma prima di raccontarvi come è fatta e come va, ricordiamo che il brand cinese ha chiuso il 2024 vendendo 4,3 milioni di veicoli, di cui 3,5 nel mercato interno. Byd produce solo vetture ibride plug-in o 100% elettriche: delle prime, lo scorso anno, ne sono state vendute quasi 2,5 milioni, mentre le seconde hanno sfiorato gli 1,8 milioni.
L’Europa, tuttavia, è ancora da conquistare, visto che nel 2024 la quota di mercato ha raggiunto il 2,8%, pari a 57.000 veicoli venduti. Così la nuova Dolphin Surf è chiamata a contribuire per superare la soglia del 3% e ha tutte le carte in regola per farlo, soprattutto in quelle nazioni dove l’elettrico è uscito dallo stato embrionale. Con un corpo vettura che si sviluppa in altezza (1,59 metri), quasi da piccola monovolume, lo spazio a bordo è buono anche se la larghezza di soli 1,72 metri ricorda subito che ci troviamo nel segmento B.
Pure il bagagliaio da 308 litri è apprezzabile ed è dotato di un vano inferiore per riporre i cavi di ricarica. L’estetica generale è piacevole, sebbene le proporzioni siano leggermente sbilanciate per via della linea di cintura piuttosto alta e degli pneumatici da 15 o 16 pollici che visivamente sono un po’ piccini rispetto alle dimensioni dei passaruota. Questo squilibrio si può ridurre scegliendo il nero per la carrozzeria, ma noi preferiamo il lime green che vedete in foto oppure l’ice blue.
Colori a parte, la Dolphin Surf deriva dalla Seagull, che è stata presentata due anni fa al Salone di Shangai e rispetto a cui è più lunga di una ventina di centimetri, soprattutto per rispettare i crash test che riguardano i pedoni. Entrambe sono state sviluppate sulla piattaforma nativa elettrica e-Platform 3.0 di Byd, che utilizza le Blade Battery con chimica al litio ferro fosfato (LFP) e prive di cobalto. Le celle hanno una forma a lama, lunga e sottile, che permette di posizionarle in maniera trasversale rendendole parte integrante della struttura del veicolo.
Sulla Dolphin Surf gli accumulatori sono disponibili in due tagli, da 30 o 43,2 kWh, a cui corrispondono autonomie omologate nel ciclo WLTP di 220 e 322 km e potenze di ricarica da 65 e 85 kW in corrente continua, mentre l’alternata è sempre a 11 kW. Pure i motori elettrici sono due, da 88 e 156 CV: il meno potente si può abbinare a entrambe le batterie, il più prestante solo a quella più grande. Inoltre, questa Byd è la prima auto di serie al mondo ad avere un sistema che integra motore, riduttore, caricatore, convertitore DC, centralina di distribuzione alta tensione, controller di gestione batteria, unità di controllo veicolo e controller motore in un unico modulo. Un’innovazione che migliora l’uso dello spazio e l’efficienza.
Nel nostro test tra le strade di Roma non abbiamo potuto verificare i consumi, ma abbiamo apprezzato la prontezza della spinta, financo eccessiva con l’unità da 156 CV, che meriterebbe una risposta dell’acceleratore più accurata e una diversa calibrazione delle sospensioni.
Pure le tre modalità di guida non sembrano influire molto sulla risposta ai comandi.
Ma è all’interno che la Dolphin Surf dà spettacolo: basta spingere un pulsante sul volante per vedere ruotare il tablet da 10,1 pollici da orizzontale a verticale. Il sistema di infotainment è connesso, ha moltissime funzioni (tra cui il controllo vocale) e risponde velocemente, ma la grafica a volte è un po’ troppo piccina.
La dotazione di serie è molto completa, fin dalla versione base (Active) che include la retrocamera con sensori, il cruise control adattivo, gli specchietti elettrici, il sistema di avviamento senza chiave (anche con smartphone) e pure la tinta metallizzata. Inoltre la batteria più anche cedere energia fino a 3,3 kW, magari per supportare attività all’aria aperta.
Molto interessante anche la garanzia di 6 anni o 150.000 chilometri su tutte le versioni, che sono tre: oltre alla Active da 18.990 euro, ci sono la Boost che parte da 22.490 euro e la Comfort che sale a 25.490 euro.