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La tangente intascata “in diretta” e i soldi contati in bagno: così è stato arrestato il sindaco di Sorrento

Il politico era intercettato da tempo in seguito a un esposto che ipotizzava irregolarità degli appalti: decisivo l'appostamento della Finanza al suo appuntamento con l'imprenditore
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L’imprenditore che ha allungato la mazzetta di 6mila euro al sindaco di Sorrento Massimo Coppola, di cui 1.500 passati al giornalista-staffista Francesco Di Maio, si chiama Michele De Angelis ed è il presidente della cooperativa Prisma. È lui l’uomo che causa l’arresto del sindaco in flagranza di reato: secondo le notizie poi diffuse nel comunicato stampa firmato dal procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso, aveva già versato in passato a Coppola tangenti per un totale di 60mila euro, il do ut des sull’appalto della refezione scolastica era in corso da anni. C’era un accordo a monte.

Coppola era sotto inchiesta da tempo ed è stato intercettato a lungo. La Procura di Torre Annunziata – procuratore Fragliasso, pm Giuliano Schioppi e Matteo De Micheli – ne ha ascoltato telefonate e conversazioni. Gli audio hanno consentito di chiudere il cerchio, e collegare il rapporto tra Coppola e De Angelis a una indagine aperta in seguito a un esposto del 13 ottobre 2022 di un politico sorrentino – all’epoca in maggioranza – che sollevava ombre sulla regolarità di altri appalti e affidamenti. L’esposto fu consegnato al responsabile della prevenzione dell’anticorruzione comunale, e da qui è stato trasmesso all’autorità giudiziaria.

E così si arriva alla decisione della Procura, eseguita dalla Guardia di finanza, di organizzare l’appostamento al ristorante della collina di Sorrento dove il sindaco, accompagnato dallo staffista, e l’imprenditore si erano dati appuntamento a cena, dopo un contatto preliminare tra De Angelis e Di Maio in una piazza di Sorrento. Al ristorante hanno trovato baschi verdi in borghese e telecamere nascoste, al lavoro per ‘incartare’ la prova, fino all’arresto e alla traduzione in carcere di Coppola e Di Maio. Una di queste telecamere ha ripreso Di Maio mentre contava i soldi in bagno.

Stamane i due arrestati hanno incontrato i loro legali, Gianni Pane e Alessandro Orsi, in vista dell’interrogatorio di convalida fissato per venerdì 23 maggio alle ore 10 davanti al Gip Emanuela Cozzitorto. Per De Angelis, difeso dall’avvocato Maurizio Sica, non sono scattate le manette perché l’induzione indebita contestata a lui e agli altri due indagati prevede pene diverse a seconda del ruolo. Per l’imprenditore indotto, la “parte debole” nella trattativa dell’illecita pattuizione di tangenti, che invece di denunciare accetta perché è consapevole di ricavarne un vantaggio, non sono previste misure cautelari.

Coppola era stato già “attenzionato” il 28 dicembre 2024, quando i finanzieri gli scovarono 15mila euro in contanti nascosti in un panettone dopo un incontro a Santa Maria a Vico con “Lello il Sentitivo”, ovvero il fiduciario delle tangenti Raffaele Guida, l’uomo scelto dal sindaco per intrattenere i rapporti corruttivi con gli imprenditori. In quell’occasione fornì una versione plausibile sull’origine di quella somma, di cui chiese e ottenne il dissequestro al Tribunale del Riesame. Secondo gli inquirenti, i 15mila euro erano parte di una tangente ricavata dagli appalti del “sistema Sorrento“.

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