Hakimi ha già la testa a Inter-Psg: “A Dumfries invidio una cosa. In questi giorni sentirò Lautaro”

Non sarà una partita come le altre per Achraf Hakimi. Il terzino marocchino giocherà la sua prima finale di Champions League (nonostante l’abbia vinta, pur non scendendo in campo, con il Real Madrid nel 2018) e lo farà contro la sua ex squadra: l‘Inter. A Milano ha lasciato diversi amici, uno su tutti il capitano nerazzurro Lautaro Martinez: “Non abbiamo ancora parlato. Succederà in questi giorni”, ha svelato ai microfoni di Sky Sport.
“Ancora non ho sentito nessuno dei miei ex compagni, ma con Lautaro condividiamo la stessa agenzia. Ha parlato col mio agente, ci siamo scambiati dei messaggi, ma per il momento nulla di più. L’Inter giocherà una partita molto importante per vincere lo Scudetto, quindi aspetterò prima di parlare con lui. Lautaro dovrà fare il suo lavoro per l’Inter, io per il Paris. Dobbiamo rimanere concentrati”, ha dichiarato il terzino marocchino.
Il 31 maggio, come anticipato, scenderà in campo per prendere parte alla sua prima finale di Champions League. Una partita dal grandissimo peso specifico, una di quelle gare che ogni calciatore sogna di vivere. Ma nonostante l’emozione, Hakimi si è detto “tranquillo, sto facendo le stesse cose che faccio abitualmente. Ho vinto una Champions nel 2018 col Real Madrid, ma ero molto giovane. Ricordo che guardavo la gente con più esperienza in modo da sapere come comportarmi il giorno che sarei tornato a vivere questo momento. Ora sono tranquillo, faccio tutto con normalità”.
Questa parola, “normalità”, non è però il termine appropriato per definire le sue qualità calcistiche: Hakimi è uno dei terzini più forti al mondo e ogni anno colleziona diversi gol e assist (quest’anno 7 reti e 14 passaggi vincenti) che gli permettono di contribuire attivamente ai successi della sua squadra. Un altro esterno destro che questa stagione ha messo a referto simili numeri è Denzel Dumfries (11 gol e 6 assist), colui che fu scelto per sostituire lo stesso marocchino una volta che venne ceduto al Psg: “Ho visto che ha segnato tanti gol, ma in una difesa a cinque è più facile rispetto a quella a quattro. Denzel comunque è un grandissimo giocatore, poi mi piace perché è fortissimo a segnare di testa, io invece sono nullo in questo fondamentale. Se dovessi rubargli una dote, prenderei proprio questa “.