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Ferrari, la nuova Corporate Identity debutta allo showroom Samocar di Roma

A fare gli onori di casa c'era il Presidente Giovanni Malagò, che ha accolto il Chief Marketing Commercial Officer di Ferrari Enrico Galliera
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Non tutti i restyling riguardano le auto: alcuni interessano gli showroom. È il caso di quello Ferrari di Via Pinciana 65, a Roma, appartenente a Samocar e legato dal 1957 al costruttore di Maranello: è il primo dei concessionari in Rossa a sposare la nuova Corporate Identity della marca, e per l’occasione a fare gli onori di casa c’era il Presidente Giovanni Malagò, che ha definito l’operazione come un “progetto vincente”.

Il cambiamento, oltre che architettonico, è pure filosofico e aggiunge un ulteriore tassello alla gamma di esperienze offerte ai ferraristi. Il tutto è pensato per mettere al centro i valori fondanti della marca: prestazioni, innovazione, design e artigianalità. Elementi sapientemente miscelati affinché i ferraristi instaurino un legame autentico con la ricca storia del Cavallino, scoprano le peculiarità di ogni veicolo e mettano in piedi sane relazioni di amicizia fra ferraristi.

Un ampliamento ulteriore del concetto di “Ferrarità”, in cui il momento della vendita assume nuovi e inediti connotati: via scrivanie, contratti e calcolatrici. Nel salotto Ferrari si parla di passione di guida, degli ultimi modelli del marchio, delle personalizzazioni, di motorsport, oltreché di colori e pellami. La vendita? Diventa un processo naturale, fisiologico (se non addirittura scontato), nel quale il dealer accompagna il cliente nel processo decisionale, che diventa esperienza a sua volta.

Certo è che osservando dal vivo la nuova Corporate Identity della Ferrari, viene in mente pure quanto abbia sbagliato chi teorizzava che il futuro del business dell’auto, specie di “certe” auto, sarebbe passato attraverso le vendite on-line. Nulla di più diverso dalla direzione appena intrapresa da quelli di Maranello. “Il nostro è un prodotto che ha bisogno di essere visto dal vivo, toccato”, dice Enrico Galliera, Chief Marketing Commercial Officer di Ferrari: “Perciò la nostra idea di dealer, più che un punto vendita freddo e digitale, è quella di un ambiente caldo e conviviale, seppur dotato di tutte le tecnologie utili a far vivere l’esperienza Ferrari. Un posto dove annusi l’odore della pelle, dove ti riempi gli occhi per il design delle nostre vetture, dove bevi un caffè con le persone che hanno la tua stessa passione”.

Sicché lo showroom si configura come l’epicentro di una comunità di appassionati. “Ci siamo resi conto che se compri un’auto come le nostre e poi hai poche occasioni di usarla, quella che è l’emozionalità di un acquisto così importante si spegne molto velocemente”, spiega Galliera: “Da qui l’idea di creare tante iniziative per mettere insieme i nostri clienti e fargli apprezzare sempre di più le loro Ferrari. I ferraristi adorano far parte di questa famiglia. Quindi, era fondamentale creare un ambiente che avesse questo obiettivo: non un posto utile solo a comprare una macchina, anche perché le nostre puoi vederle ovunque e prenotarle ancor prima che arrivino al dealer, ma un posto dove condividere questa passione con altri ferraristi; gli stessi con cui, magari, pianificare un prossimo acquisto”.

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