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Amnesty International “indesiderata” in Russia: vietata dalle autorità perché considerata fuorilegge

La procura russa ha stabilito che deve cessare qualsiasi attività nel Paese e che chiunque collabori o la sostenga sarà perseguito in sede penale
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Le sue attività sono considerate “indesiderate sul territorio della Federazione Russa“. Così la Procura generale di Mosca ha deciso di vietare l’attività di Amnesty International nel Paese, organizzazione non governativa internazionale registrata a Londra. Le autorità russe l’hanno dichiarata fuori legge definendola una “organizzazione indesiderabile”, etichetta che, in base a una legge del 2015, rende reato qualsiasi coinvolgimento con tali organizzazioni. La decisione dell’ufficio del procuratore generale russo, annunciata in una dichiarazione online, è l’ultima di una serie di misure repressive contro critici del Cremlino, giornalisti e attivisti, intensificatesi a livelli senza precedenti dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca a febbraio del 2022. La designazione implica che l’organizzazione internazionale per i diritti umani deve cessare qualsiasi attività in Russia e che chiunque collabori o la sostenga sarà perseguito in sede penale. L’elenco delle “organizzazioni indesiderabili” della Russia comprende attualmente importanti testate giornalistiche indipendenti e gruppi per i diritti umani. Secondo il sito di informazione indipendente Meduza, che è fra i presenti nella lista, l’elenco comprende attualmente più di 200 entità.

La lotta alle ong è iniziata nel 2012, quando Mosca ha varato una legge che negli anni è servita a silenziare, smantellare e chiudere ogni organismo di informazione indipendente dal potere statale. Definita come norma sugli “agenti stranieri”, è uno strumento utilizzato per limitare e monitorare l’attività di queste organizzazioni, in particolare quelle che si occupano di diritti umani e di critica al governo. La sua applicazione ha portato a diverse critiche e a un clima di crescente repressione nei confronti della società civile russa. L’ultimo aggiornamento a inizio dicembre 2022 ha ampliato ulteriormente i criteri per penalizzare le ong e anche quelle che non ricevono finanziamenti dall’estero possono essere designate come tali, purché svolgano attività considerate “politiche”. Tante le organizzazioni sciolte negli anni dalle autorità. Tra queste c’è anche “Memorial”, dedicata ai crimini sovietici e fondata nel 1989 dal Premio Nobel per la Pace Andrei Sakharov. Secondo la Corte Suprema ha violato la controversa legge sull’agente straniero in vigore in Russia e ha operato nel tentativo di creare “una falsa immagine dell’Urss come stato terrorista che denigra la memoria della Seconda Guerra Mondiale”.

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