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Alcaraz: “Non ho mai scritto a Sinner in questi 3 mesi. Capisco che sia deluso, ma non posso essere amico di un mio rivale”

Le dichiarazioni dello spagnolo scaldano la vigilia della finalissima degli Internazionali: la battaglia per il Masters 1000 di Roma sarà il nuovo capitolo di un duello già generazionale
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Non siamo amici. Siamo rivali. Non c’erano parole più schiette e più roventi per accendere la finale degli Internazionali d’Italia 2025. Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, in palio il Masters 1000 di Roma: l’ennesima battaglia di un duello che sta segnando la nuova epoca del tennis. Un duello che ora potremo chiamare appunto rivalità. La luna di miele tra i due giovani dominatori del circuito, che si sono spartiti gli ultimi 5 Slam, è ufficialmente finita. A sancirlo le parole dello spagnolo, pronunciate ai media spagnoli proprio alla vigilia della finalissima al Foro Italico: “Facciamo parte di un circuito, abbiamo un buon rapporto ma non siamo poi così vicini, non posso avere un’amicizia stretta con una persona che voglio battere. Siamo rivali. Ma sono contento che sia tornato in campo e stia bene”.

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Alcaraz è onesto nel raccontare la freddezza nei confronti di Sinner. Il passato, compresi gli allenamenti insieme ad Alicante nell’inverno di due anni fa, è ormai alle spalle. Non si può essere veri amici se in ballo c’è il trono del tennis mondiale, sostiene lo spagnolo. Solo Roger Federer e Rafa Nadal ci sono riusciti. Ma evidentemente Alcaraz è diverso. E anche Sinner se n’è accorto. Durante la conferenza stampa che ha preceduto l’inizio degli Internazionali e il rientro dopo i tre mesi di stop per il caso Clostebol, l’altoatesino aveva dichiarato: “All’inizio ho avuto messaggi sorprendenti da parte di tennisti che non mi sarei aspettato di ricevere. E nulla da chi invece mi aspettavo di ricevere qualcosa. Nomi non ne voglio fare. Passerà”. Sinner appunto non aveva fatto nomi. Ma ora Alcaraz confessa di essere uno di quelli a cui si riferiva il numero 1 al mondo.

“Se mi sono sentito con Sinner nei tre mesi fuori? No. Alla fine ognuno di noi guarda a se stesso. Non ho parlato con lui durante la squalifica”, ha detto chiaramente lo spagnolo. Che poi ha aggiunto con altrettanta freddezza: “Posso capire che sia un po’ amareggiato che alcuni non siano fatti vivi, ma è così…”. Il messaggio è esplicito: ora Alcaraz considera Sinner un rivale, non un suo amico. L’altoatesino ha recepito e domenica proverà a batterlo per cogliere un trionfo storico sulla terra rossa italiana. Lo spagnolo lo ha battuto nelle ultime tre occasioni (escluso il Six Kings Slam in Arabia Saudita). Ma allo stesso tempo anche Alcaraz vuole vendicarsi per quel posto in cima al ranking mondiale che Sinner tiene saldamente tra le mani nonostante i tre mesi di stop. Sarà battaglia anche questa volta. E non sarà di certo l’ultima. Anzi, la rivalità aggiunge altro pepe a una sfida che già fa appassionare milioni di spettatori in tutto il mondo.

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