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Chiara Petrolini, archiviata la posizione dei genitori della ragazza accusata di due infanticidi

L’indagine dei carabinieri ha infatti accertato come la 21enne abbia fatto tutto da sola
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Inizialmente erano stati indagati anche loro, ma già quando Chiara Petrolini è stata arrestata, a settembre, la posizione dei suoi genitori era stata stralciata dall’indagine sui due neonati partoriti, morti, in ipotesi di accusa assassinati, e sepolti a Traversetolo (Parma). Nei loro confronti, accogliendo la richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari ha di recente disposto l’archiviazione. Padre e madre della ragazza, come lei difesi dall’avvocato Nicola Tria, sono risultati effettivamente non a conoscenza dei fatti.

L’indagine dei carabinieri ha infatti accertato come la 21enne abbia fatto tutto da sola. Per la Procura di Parma e i carabinieri avrebbe premeditato l’uccisione di entrambi i figli neonati, sia quello partorito il 7 agosto 2024, trovato due giorni dopo, e sia quello venuto alla luce il 12 maggio 2023, i cui resti sono stati riesumati a settembre scorso. Per il secondogenito la premeditazione della ragazza, che era tra la 35esima e la 38esima settimana di gestazione quando ha partorito in taverna, sarebbe provata da una serie di azioni durante la gravidanza, a dimostrazione di una consapevole e costante volontà di determinare la morte del bambino. Come nascondere la gravidanza a tutti, compresi genitori: in questo senso, anche le conversazioni intercettate.

Venerdì per la studentessa è fissata l’udienza preliminare con davanti alla giudice per l’udienza preliminare Gabriella Orsi, dopo la richiesta di rinvio a giudizio del procuratore Alfonso D’Avino e della pm Francesca Arienti.

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