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Aumentano le bandiere blu in Italia, la classifica delle Regioni migliori. Con una sorpresa per i laghi

Il vessillo è stato riconosciuto a 487 spiagge, due in più rispetto all'anno precedente. Claudio Mazza, presidente della Fee Italia: "Abbiamo chiesto alle amministrazioni comunali di presentare un piano di azione per la Sostenibilità per il triennio 2025-2027"
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In Italia aumentano le bandiere blu, il simbolo che riconosce il mare eccellente negli ultimi quattro anni, l’efficienza della depurazione, della gestione dei rifiuti e del territorio. Un vero e proprio vessillo della sostenibilità che, quest’anno, è stato riconosciuto a 246 comuni costieri (236 nel 2024) e a 84 approdi turistici (81), per un totale di 487 spiagge, due in più rispetto all’anno precedente. Numeri che attestano la qualità dei lidi italiani, che rappresentano quasi l’11,5% di quelli premiati a livello globale. È in controtendenza, invece, il numero di bandiere blu sui laghi: scende a 22, con un comune che non riconferma il riconoscimento. In continuità con il 2024 ci sono invece il Lago di Garda, con le sue tre bandiere, Gardone Riviera, Sirmione e Toscolano Maderno.

La classifica – La cerimonia di premiazione da parte della Foundation for environmental education, che si è tenuta questa mattina nella sede del Cnr a Roma alla presenza dei sindaci, registra quindici nuove entrate, mentre cinque comuni non sono stati riconfermati. In particolare, la Liguria rinnova la sua leadership con 33 località; la Puglia sale a 27 riconoscimenti con 3 nuovi ingressi; la Calabria conquista tre nuovi ingressi e si porta a 23 bandiere. A seguire Campania e Marche 20, Toscana 19, Sardegna 16, Abruzzo 16, Sicilia 14, Trentino-Alto Adige 12, Lazio 11, Emilia-Romagna 10, Veneto 9, Basilicata 5, Piemonte 4, Lombardia 3, Friuli-Venezia Giulia 2.

I criteri – L’assegnazione delle bandiere si basa su 32 criteri che, come ricorda la Fee Italia, “vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente”. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo, oltre che l’azione di sensibilizzazione.

Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia, ha rivolto lo sguardo al futuro, sottolineando: “Quest’anno abbiamo chiesto alle amministrazioni comunali di redigere e presentare un piano di azione per la Sostenibilità, con le attività realizzate e programmate nel triennio 2025-2027“. Gli obiettivi individuati per i prossimi tre anni sono cinque: mobilità sostenibile; città e comunità sostenibili; vita sulla terra; vita sott’acqua; lotta contro il cambiamento climatico.

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