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Gli alpini intonano la canzone fascista “Faccetta nera” durante il raduno di Biella. Pd: “Insulto alla memoria”

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Le note di “Faccetta Nera” (canzone che celebra la colonizzazione fascista dell’Etiopia, ndr) sono state trasmesse dagli altoparlanti, venerdì sera a Biella, durante l’adunata degli alpini. Decine di persone, tra cui diversi con il cappello con la penna nera, hanno intonato la canzone, come documenta un video circolato sui social.

Il Pd di Biella stigmatizza l’accaduto. “Il canto fascista che celebra gli orrori nel colonialismo del duce risuonato nella notte in via Gramsci, dicono Elisa Francese, della segreteria provinciale Dem e Andrea Basso, segretario del circolo Pd Biella , non ha nulla a che vedere con quanto stiamo celebrando in questi giorni e, ancor più in questa nostra città, è un insulto alla memoria. Ci attendiamo che su questo non ci siano distinguo politici”.

“Condanniamo con forza i canti fascisti risuonati questa notte a Biella inneggianti alle turpi imprese coloniali del regime in Africa. Le note di Faccetta Nera sono una vergogna per la città medaglia d’oro per la Resistenza. Ci aspettiamo una unanime condanna da parte di tutte le forze politiche e una presa di posizione da parte del Comune e dell’Ana. Gli alpini che si sono impegnati anche nella guerra di Liberazione non meritano tali inqualificabili atteggiamenti”, scrivono in una nota Giuseppe Paschetto e Karim El Motarajji, coordinatore provinciale e consigliere comunale di Biella del Movimento 5 Stelle.

Non è la prima volta che raduni degli alpini, che si svolgono periodicamente in varie località italiane, sono oggetto di critica. In passato soprattutto per i numerosi episodi di molestie ai danni di donne delle città scelte per gli incontri.

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