Il mondo FQ

Dacia, dallo stabilimento di Mioveni esce la 8 milionesima auto. E’ una Bigster

L'impianto rumeno, che conta 6850 dipendenti, ha sfornato ieri la vettura del record. Lì sono nati anche modelli come la 1100 e la Logan
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Con un Bigster Indigo Blue uscito giovedì 24 aprile dalla linea di Mioveni, Dacia ha celebrato l’auto numero 8.000.000 prodotta in Romania. Un traguardo tondo, simbolico e rumoroso. Come il rombo di un successo che nessuno, all’inizio del secolo, avrebbe immaginato possibile.

La fabbrica di Mioveni, attiva dal 1968, è “l’ombelico del mondo Dacia”: da qui è partita l’avventura, qui ha preso vita la prima Dacia 1100, derivata dalla Renault 8. Poi sono arrivate le rustiche 1300, 1310, Pick-Up, Nova, Solenza e infine lei: la Logan. Quella che nel 2004 ha segnato la vera rinascita del brand, il cambio di passo, l’inizio della conquista dell’Europa. Con Renault al timone e un’idea semplice quanto rivoluzionaria: democratizzare l’auto.

Dacia ha costruito una filosofia più che una gamma. Prezzi imbattibili, linee scolpite, contenuti essenziali. Una marca utile: in tempi di crisi e inflazione, è diventata rifugio per chi vuole l’indispensabile senza rinunciare all’affidabilità.

Il Duster, suv spartano ma generoso, è il campione indiscusso: oltre 2,6 milioni di unità vendute in 15 anni. Poi Sandero, regina delle vendite a privati. Jogger, familiare da battaglia. E adesso Bigster, primo C-SUV del marchio, chiamato a sfidare i colossi del segmento con la solita ricetta: tanto spazio, zero fronzoli.

Nel frattempo Mioveni è diventata un fattore: 6.850 dipendenti, 1.357 veicoli al giorno, un’auto ogni 55 secondi. Il 90% è destinato all’estero. Quasi metà dei manager sono donne, in fabbrica sono oltre un quarto. Numeri che raccontano un’altra rivoluzione, più silenziosa ma altrettanto concreta.

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