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Ultimo aggiornamento: 11:56 del 27 Aprile

Bocchino sul Nove: “Io antifascista? Non mi intruppo con i violenti del 25 aprile”. Carofiglio: “La risposta è sì o no”

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A destra c’è sempre una gran fatica a definirsi antifascisti. E’ successo anche ad Accordi&Disaccordi (Nove) a Italo Bocchino che, a domanda diretta del conduttore Luca Sommi ha risposto: “Io abbraccio tutti i valori dell’antifascismo e tutti i valori di coloro che combatterono per liberare l’Italia dal nazifascismo. – ha premesso – Cosa ben diversa, ovviamente dal fare dell’antifascismo una professione militante“. L’argomentazione è caduta subito sui cortei del 25 aprile che, secondo il direttore editoriale del Secolo d’Italia sono composti da “violenti”: “Io, ad esempio non potrei partecipare al corteo del 25 aprile – ha detto – perché mi rendo conto che persone non gradite non potrebbero partecipare a una manifestazione di parte dove la Brigata ebraica viene aggredita (in realtà ci sono state contestazioni e fischi a Milano, ndr), viene cacciata spesso”.

“Quindi anche tu sei antifascista, ma non militante? Sei antifascista”, ha ribadito Sommi ritrovando di nuovo il muro di Bocchino: “Io abbraccio tutti i valori che sono stati appunto raggiunti grazie alla lotta al fascismo, ma non mi intruppo come un cagnolino ammaestrato tra gli antifascisti del 25 aprile che sono dei violenti e sono contro qualcosa che non esiste più da 80 anni”. Per Gianrico Carofiglio, ospite in studio sempre ad Accordi&Disaccordi la questione è molto più semplice: “La risposta di Italo Bocchino non è alla domanda sei antifascista, ma era alla domanda: ‘ti intruppi con i pro-Pal alla manifestazione del 25 aprile?’. Lui dice di no e neanche io, se proprio vogliamo metterla in questi termini. Ma la domanda vera era un po’ diversa e consente delle risposte estremamente semplici: sì o no“, ha concluso l’ex magistrato.

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