Germania, confermata la crescita zero nel 2025. Terzo anno di fila senza un aumento del Pil

Il governo tedesco ha tagliato le stime del Pil della Germania, prevedendo per il 2025 un’assenza di crescita. È quello che ha confermato il ministro dell’economia Robert Habeck, a Berlino, presentando il rapporto di primavera. A gennaio il governo si attendeva una crescita dello 0,3%. La revisione allo 0% era stata anticipata da alcuni quotidiani tedeschi nei giorni scorsi. La stima del governo coincide con l’ultima del Fondo monetario internazionale diffusa martedì scorso. Per il prossimo anno il Fmi si attende una ripresa del Pil tedesco dello 0,9%.
“È la minaccia dei dazi americani, che impatta sull’export”, a provocare il taglio delle stime, ha spiegato il ministro Habeck. “Sono le esportazioni ad aver reso ricca la Germania”, ha continuato, ricordando che l’economia nazionale dipenda “da mercati internazionali funzionanti”.
Una notizia confortante per l’economia tedesca è arrivata stamane dalla rilevazione sulla fiducia delle aziende, cresciuta oltre le attese nonostante il complicato scenario influenzato dalle barriere tariffarie prospettate dagli Stati Uniti. Il dato di aprile cresce da 86,7 a 86,9 punti contro gli 85,1 punti attesi. In ribasso da 87,7 a 87,4 punti l’indice delle aspettative per i prossimi 6 mesi, migliore però degli 85 punti previsti. In progresso la valutazione sulla situazione attuale tedesca da 85,7 a 86,4 punti, contro gli 85,5 previsti.
“L’economia tedesca si è ripresa leggermente nel primo trimestre 2025 ma nel secondo potrebbe subire un contraccolpo“, scrive nel suo rapporto mensile la Bundesbank, la banca centrale tedesca. Tra i segnali positivi la Bundesbank cita: il leggero aumento della produzione industriale a gennaio e febbraio 2025 rispetto al trimestre precedente, la crescita della produzione media nel settore delle costruzioni, e l’occupazione che si mantiene costante, sebbene sono riscontrate grandi differenze da settore a settore”.