Roma, 11 giu-. (Adnkronos) - Nel corso dell’evento “Intelligenza Artificiale tra presente e futuro” che si è tenuto oggi a Milano, Cisco ha fatto il punto sull’evoluzione tecnologica che le reti devono affrontare per supportare l’era dell’Ai agentica e su alcune novità presentate in occasione dell’evento internazionale Cisco Live, attualmente in corso a Las Vegas. L’azienda ha inoltre colto l’occasione sia per presentare i risultati dello studio “Cisco Networking Research”, sia per annunciare la collaborazione con Domyn, azienda deep-tech italiana che produce soluzioni di AI pensate per settori regolamentati – con la quale Cisco collaborerà per proporre soluzioni di intelligenza artificiale sicura e orientata a principi di sovranità. “E’ in corso un’evoluzione tecnologica radicale, con impatti paragonabili a quelli che si sono verificati quando abbiamo iniziato a usare Internet, caratterizzata dalla velocità del cambiamento. La trasformazione accade mentre cerchiamo di capirla e di dominarla” ha dichiarato Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia aprendo l’evento.
“L’Ai agentica cambierà senza dubbio il nostro modo di fare business, di formarci, di vivere: sulla rete lavoreranno per noi e con noi agenti che interagiranno tra loro per raggiungere un obiettivo designato in modo autonomo, creando una realtà lavorativa e sociale ibrida. Il nostro compito come Cisco è fare sì che la rete Internet sia pronta per supportare questa trasformazione e aiutare aziende e organizzazioni a coglierne le opportunità, con soluzioni sicure, scalabili e accessibili”.
Internet è nata con l’obiettivo di mettere in collegamento in tempi rapidissimi individui che si trovano in angoli opposti del pianeta. Nel tempo sono poi stati integrati processi che hanno ridefinito il nostro mondo, tessendo una ragnatela di connessioni che operano in modo prevedibile. Con l’Internet degli Agenti fanno invece il loro ingresso nella rete nuovi soggetti autonomi, che interagendo tra loro saranno in grado di automatizzare interi flussi di lavoro nei più diversi settori, aiutandoci ad affrontare problemi complessi. Per farlo avranno però bisogno di una rete Internet che permetta loro di coordinarsi e di operare: ecco perché è indispensabile costruire nuove reti che siano affidabili, resilienti e sicure. Secondo lo studio 'Cisco Networking Research' presentato in anteprima nel corso dell‘incontro con la stampa, il 96% dei responsabili It nel nostro paese ritiene fondamentale rinnovare le infrastrutture per poter implementare l’Ai, mentre l’83% sta incrementando gli investimenti in questo senso, anche a fronte dei vantaggi attesi. L’88% pensa inoltre che reti più evolute favoriranno la crescita dei ricavi e il 92% si aspetta risparmi significativi da reti più intelligenti, sicure e adattive.
Enrico Mercadante, Vice President Networking, Emea di Cisco ha delineato lo scenario tecnologico di questa trasformazione. “Il networking è l’infrastruttura critica per l’era dell’Ai. Dobbiamo costruire architetture multi-cloud, multi-modello, multi-agente che permettano agli agenti e a noi di operare dentro e fuori datacenter e infrastrutture realizzate da aziende diverse: servono reti ultraveloci, a bassissima latenza e molto efficienti dal punto di vista energetico. In questo contesto, la sicurezza rappresenta una nuova sfida, senza precedenti”.
Secondo Cisco, proprio la sicurezza è la questione che definirà l’era delle reti per l’Ai agentica. Ogni nuovo agente rappresenta un valore, ma anche un elemento di rischio, e dunque serviranno nuovi modelli di protezione e di risposta alle minacce. “L’unico modo per gestire questa complessità è integrare la sicurezza nella rete: una sicurezza nata per l’Ai, che usa l’Ai stessa per ottenere visibilità, osservabilità e capacità di prevenzione e reazione” ha aggiunto Mercadante. Le nuove reti non possono tuttavia essere pensate e realizzate da un singolo soggetto: serve un’azione di ecosistema e Cisco ne ha uno unico per espansione e capacità di collaborazione che coinvolge tutti gli attori chiave: fornitori cloud e di servizi, hyperscaler, governi, aziende private. Ciò consente di realizzare progetti ambiziosi e soluzioni complete pronte all’uso, come gli Ai Pods, che aiutano le aziende ad accelerare l’adozione di una Ai sicura.
La collaborazione fra Cisco e Domyn, che guarda soprattutto al mercato italiano, unisce le forze di chi sta costruendo le reti per l’AI a quelle di un’azienda deep tech italiana che sviluppa soluzioni e applicazioni AI rivolte in particolare a settori e dominii strategici per il paese e regolamentati, come i servizi finanziari, la sanità, la difesa, le infrastrutture critiche. L’obiettivo è collaborare per proporre soluzioni di IA sicure che proteggano i dati e siano orientate a principi di sovranità, anche personalizzate per il mercato italiano, per accompagnare le imprese e le istituzioni in un percorso di adozione dell’IA consapevole e orientato al valore.
Da Parigi è intervenuto in collegamento anche Agostino Santoni, Senior Vice President Cisco Sud Europa, che ha allargato lo sguardo oltre i confini italiani. “In questo momento 550.000 persone in Europa stanno studiando per formarsi sull’intelligenza artificiale. Questa rivoluzione tecnologica è una rivoluzione di opportunità per le persone; sta avvenendo mentre attraversiamo scenari geopolitici complessi, che portano sempre più in primo piano il tema della sovranità, in un continente dove i mercati vanno a velocità diverse” ha commentato.
In questo contesto, secondo Cisco, la parola chiave è sempre fare ecosistema. Cisco si propone come player di riferimento per sostenere le ambizioni europee, dalle AI Gigafactory alle azioni a livello nazionale, in modo da essere un partner rilevante in ogni paese in cui opera. “Ci stiamo muovendo in Italia con accordi di collaborazione come quello con Domyn, abbiamo annunciato la creazione di un AI Hub in Francia, ma guardiamo anche agli scenari globali con la partnership tecnologica in progetti come Stargate Uae”, ha concluso Santoni.