Roma, 5 giu. (Adnkronos) - Si è svolto a Roma il 19º Convegno Nazionale di Asstra, l’associazione che rappresenta 141 imprese di Trasporto Pubblico Locale, con una due giorni interamente dedicata all’innovazione tecnologica e alla trasformazione dei servizi pubblici di mobilità. Sotto il titolo “Pronti per il futuro. Costruiamo la mobilità di domani”, l’evento ha rappresentato un momento di confronto, in cui imprese, istituzioni e stakeholder hanno condiviso progetti e strategie per affrontare le grandi sfide della transizione digitale, energetica e sociale.
Il Tpl in Italia copre l’8,6% degli spostamenti, in calo rispetto al 10,8% pre-Covid, mentre l’auto privata resta dominante (64% degli spostamenti, oltre il 95% nelle aree periferiche). Tuttavia, il 40% degli utenti urbani dichiara di voler ridurre l’uso dell’auto privata, favorito anche da smart working e digitalizzazione. Il rinnovo delle flotte prosegue, con l’età media degli autobus scesa a 10,3 anni e un incremento del 200% nelle immatricolazioni di bus a zero emissioni rispetto al biennio 2020-22, ma l’87% dei mezzi resta diesel. Nonostante investimenti pubblici ingenti (23 miliardi per sistemi di trasporto rapido di massa e 6 miliardi per il rinnovo flotte), il settore soffre un gap di finanziamento di circa 800 milioni di euro annui. Le tariffe sono cresciute meno dell’inflazione (12% contro il 25% dal 2016 al 2025) e la spesa media mensile delle famiglie per il TPL è di soli 21 euro, pari al 7% di quella totale per i trasporti. Permane inoltre una carenza di personale, con oltre 8.000 autisti mancanti e la necessità di investire in nuove competenze digitali e sostenibili.
“L’innovazione nel Tpl è già realtà: tecnologie come l’intelligenza artificiale, la guida autonoma e la manutenzione predittiva stanno trasformando profondamente il nostro settore”, ha dichiarato Andrea Gibelli, presidente di Asstra. “Ma la tecnologia da sola non basta per costruire una mobilità pubblica moderna. Servono visione industriale, norme adeguate, risorse stabili e investimenti sulle competenze”.
Emblematici quanto a innovazione, i casi concreti già operativi in diverse città italiane: chatbot e IA generativa per il supporto ai passeggeri, fermate intelligenti dotate di sistemi di videoanalisi per il monitoraggio degli affollamenti, sperimentazioni sulla guida autonoma, manutenzione predittiva e sistemi di smart ticketing integrato in tempo reale. Tutte soluzioni che testimoniano un settore in piena evoluzione, pronto a mettere l’innovazione al servizio della qualità, della sicurezza e dell’efficienza.
Un tema centrale è stato quello dei nuovi modelli tariffari, più flessibili e personalizzati. “Stiamo lavorando su tariffe dinamiche, abbonamenti flat o modulati sul reddito, capping e pagamenti contactless. L’obiettivo è incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico rendendolo più semplice, trasparente e conveniente” ha spiegato Giuseppina Gualtieri, vicepresidente di ASSTRA, intervenuta di persona in assemblea.
Gualtieri ha sottolineato anche la necessità di evolvere il modello di finanziamento del Tpl, dato il gap annuo di 800 milioni di euro del Fondo Nazionale Trasporti e la necessità di strumenti più flessibili. “È fondamentale garantire l’equilibrio economico dei contratti di servizio, valorizzando quanto già fatto e costruendo soluzioni che consolidino i risultati, soprattutto nelle aree a domanda debole”. Asstra propone l’introduzione di meccanismi automatici di adeguamento tariffario e l’adozione di modelli sperimentati all’estero, come tariffe dinamiche e abbonamenti modulati sul reddito. In un contesto di riforma fiscale e maggiore autonomia territoriale, diventa strategico diversificare i canali di finanziamento, affiancando all’indicizzazione del Fnt strumenti europei come i proventi Ets e i futuri Green Bonds, insieme a modelli innovativi ispirati ai principi del “chi inquina paga” e “chi beneficia contribuisce”.
Un focus specifico è stato dedicato alle competenze e all’organizzazione del lavoro. Per Asstra, la transizione digitale richiede investimenti nel capitale umano: formazione continua, modelli organizzativi agili, semplificazione delle assunzioni e valorizzazione del lavoro tecnico e specialistico. “La transizione digitale nel Tpl – ha sottolineato Gualtieri – non è solo un fatto tecnologico, è anche culturale. Serve un approccio sistemico che integri persone, strumenti e processi”.
“La trasformazione del Tpl è una realtà in rapida evoluzione, spinta da digitalizzazione e transizione ecologica”, ha dichiarato Gibelli. “Elettrico, idrogeno, IA e guida autonoma stanno già ridefinendo il settore, rendendo i servizi sempre più efficienti, sicuri e sostenibili: il Tpl rappresenta una leva strategica per la coesione sociale, la competitività e la qualità della vita nei territori. Per accompagnare questa evoluzione servono norme chiare, strumenti contrattuali aggiornati, un forte investimento nel capitale umano e risorse che consentano di pianificare nel medio-lungo periodo”. Gualtieri ha aggiunto: “Una tariffazione intelligente e socialmente sostenibile può orientare i comportamenti, incentivare l’uso del mezzo pubblico e rafforzare la fidelizzazione degli utenti. Ma servono regole chiare, strumenti digitali e autonomia gestionale per le aziende. Siamo pronti a fare la nostra parte, lavorando fianco a fianco con le istituzioni per affrontare insieme questa grande transizione”
“Come presidente di Asstra e a nome di tutta l’associazione”, ha concluso Gibelli, “desidero ringraziare sentitamente le Istituzioni, tutti gli ospiti, i partner, i relatori e i partecipanti che hanno contribuito con il loro prezioso apporto a questo importante momento di confronto e di visione comune. Invito tutte le imprese, gli stakeholder e gli operatori del settore a mantenere alta l’attenzione sui temi affrontati durante il Convegno, così da continuare insieme a rendere il Trasporto Pubblico Locale protagonista dello sviluppo economico, sociale e ambientale del nostro Paese”.