Roma, 13 giu. (Adnkronos Salute) - Il tema del fine vita continua a sollevare interrogativi e dibattiti all'interno della bioetica contemporanea, in particolare nel contesto delle patologie neurologiche. La Società italiana di neurologia (Sin) si trova in prima linea in questo delicato confronto - si legge in una nota - consapevole dell'importanza di affrontare le questioni legate al fine vita di chi soffre di una malattia neurologica con sensibilità e rigore scientifico. Negli ultimi anni, il suicidio assistito è diventato un argomento di crescente attenzione, non solo per i tribunali italiani, ma anche per l'opinione pubblica. La maggior parte dei casi che giungono all'attenzione della giustizia e dei media riguardano persone affette da malattie neurologiche, evidenziando la necessità di un dibattito informato e rispettoso, che ponga al centro del dibattito la presa in cura di persone sofferenti a causa di malattie croniche, progressive, la cui assistenza pesa quasi esclusivamente sui congiunti. La Sin, pur non esprimendo giudizi di merito, riconosce l'urgenza di una riflessione approfondita su questi temi, che toccano la vita e la dignità delle persone e l'equità dell'accesso alle cure.
La società ritiene fondamentale sottolineare l'urgenza di un investimento reale e strutturale nelle cure palliative dedicate ai malati neurologici. Queste persone sono spesso colpite da condizioni gravi, disabilitanti e invalidanti, che necessitano di un supporto integrato, multidisciplinare che garantisca qualità di vita e rispetto dei loro diritti fondamentali. Purtroppo, ad oggi, le cure palliative per coloro che soffrono una malattia neurologica sono ancora scarsamente implementate nel nostro Paese, con carenze di risorse, formazione e servizi dedicati. E' quindi imprescindibile che le istituzioni e le forze politiche si impegnino a destinare risorse adeguate a potenziare questi servizi, affinché siano accessibili a tutti coloro che ne hanno bisogno, indipendentemente dalla regione di residenza. Inoltre, la Sin invita le forze politiche ad approvare una legge che sia in piena sintonia con le indicazioni della Corte costituzionale, che ha più volte sottolineato l'importanza di garantire un'assistenza dignitosa e rispettosa dei diritti dei malati in fase terminale. Una normativa chiara, efficace e condivisa rappresenta un passo essenziale per rafforzare il sistema di cure palliative, tutelare la dignità dei malati neurologici e favorire un dibattito etico e scientifico responsabile che miri a non fare del suicidio, assistito o non assistito, l'unica estrema soluzione, ma che possa offrire un percorso di cura e accompagnamento.
La Sin si impegna a collaborare con le istituzioni e le altre realtà coinvolte per promuovere una riforma che metta al centro il benessere e i diritti dei pazienti, affinché nessuno sia lasciato solo di fronte alla malattia e alla fine della vita. In Italia la legge sulle cure palliative (Legge 38/2010) ha rappresentato un passo importante verso il riconoscimento del diritto a una morte dignitosa. Tuttavia, la neurologia italiana si trova in una posizione di ritardo rispetto ad altre discipline nel garantire un adeguato supporto ai pazienti in fase terminale. Le cure palliative, che dovrebbero essere parte integrante del percorso di cura per i pazienti neurologici, sono ancora scarsamente implementate nei contesti formativi e professionali.
La Società italiana di neurologia - prosegue la nota - è consapevole che il tema delle cure di fine vita si intrecci inevitabilmente con quello delle cure palliative. Per questo motivo, ha avviato un'iniziativa volta a fornire un glossario che raccolga definizioni chiare e coerenti su argomenti cruciali come l'autonomia dei pazienti, le limitazioni dei trattamenti, le cure di fine vita, le cure palliative, l'eutanasia, e altri temi correlati. Questo strumento si propone di favorire un linguaggio comune e di facilitare il dibattito bioetico, non solo all'interno della comunità neurologica, affinché le discussioni siano basate su una comprensione condivisa e rispettosa delle diverse posizioni.
Il glossario della Sin, unitamente al documento 'Neurology and physician-assisted suicide: position of the Italian Society of Neurology', recentemente pubblicato, rappresenta un passo fondamentale per promuovere una cultura della comunicazione chiara e informata, che possa supportare i professionisti della salute, i pazienti e le loro famiglie nel difficile percorso delle decisioni di fine vita. La Sin invita tutti gli attori coinvolti a partecipare attivamente a questo dibattito, affinché si possano trovare soluzioni condivise e efficaci.
"La Sin, come società scientifica, riconosce l'importanza di affrontare il tema dell'assistenza al fine vita con sensibilità e rigore. E' fondamentale - dichiara Alessandro Padovani, presidente Sin - promuovere un dialogo aperto e informato, che tenga conto non solo degli aspetti etici e legali, ma anche delle implicazioni neurologiche e psicologiche per le persone che soffrono e le loro famiglie. La nostra missione è garantire che ogni decisione sia presa nel rispetto della dignità umana e della qualità della vita". Sin ribadisce il suo impegno a promuovere una neurologia che non solo si occupi di prevenzione e di cura delle malattie, ma che si rivolge alla persona nella sua interezza, anche nei momenti più gravosi e penosi della vita. La società è pronta a collaborare con le istituzioni e le altre discipline per garantire che ogni persona riceva il supporto e le cure necessarie, rispettando le scelte individuali e promuovendo un approccio etico e umano alla fine della vita.